Oggi quasi tutti parlano di intelligenza artificiale. In termini entusiastici, quando l’Intelligenza Artificiale riesce in poco tempo a scoprire una nuova classe di antibiotici in grado di uccidere uno dei batteri più resistenti ai farmaci che ogni anno provoca più di 100mila morti nel mondo. E in termini catastrofici, quando le previsioni di alcuni scienziati informatici sembrano ricalcare le trame di film distopici come Matrix o Terminator e aspettare solo l’estinzione della razza umana o almeno una ribellione della stessa Intelligenza Artificiale contro l’umanità.
Nel mezzo intanto, tra entusiasmo e catastrofe, in un mare di pro e contro, l’Intelligenza Artificiale cambia tutto ciò che tocca. All’inizio era il riconoscimento delle immagini, i primi chatbot, gli assistenti virtuali, il riconoscimento vocale, poi è arrivato ChatGPT e innumerevoli altri strumenti che ora stanno toccando sempre più da vicino il mondo del podcast.
Ma qual è il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella creazione di un podcast?
Beh, l’Intelligenza Artificiale può trovare spazio in tutte le fasi che stanno dietro la creazione di un podcast: dall’ideazione, alla ricerca, alla scrittura fino a tutto ciò che concerne la post-produzione e la promozione stessa.
Andiamo con ordine e vediamo come l’Intelligenza Artificiale può aiutarci nella fase di produzione.
Parliamo di Alitu.
Alitu è una app web che, tra varie altre cose, ti aiuta a mettere nero su bianco la tua idea.
Rispondendo a poche semplici domande relative all’argomento e al tipo di podcast che abbiamo in mente, l’Intelligenza Artificiale dietro ad Alitu genererà in pochi secondi un report completo di feedback relativo all’idea, un pitch della stessa e cinque ulteriori idee e sinossi per i primi eventuali cinque episodi.
Ovviamente ci da anche dei consigli relativi a format, durata degli episodi e frequenza di pubblicazione.
Tutto questo lo fa gratis.
Adesso che l’idea è pronta si deve affrontare tutta quella parte di ricerca che generalmente porta via molto tempo. E qui ci viene in aiuto l’ormai famosa ChatGPT, il chatbot sviluppato da OpenAI e basato sull’Intelligenza Artificiale e sull’apprendimento automatico che è in grado di rispondere a quasi tutte le nostre domande. Ovviamente se si vuole essere super accurati si dovrà comunque controllare la veridicità di quello che il chatbot ci suggerisce ma non sta a me fare una predica a riguardo.
Siamo arrivati alla fase di registrazione. E sempre nell’ambito dei servizi gratuiti parliamo di Waveroom.
Waveroom nasce in piena epoca di pandemia quando comunicare da remoto era una necessità condivisa. In poco tempo questo servizio web è diventato un ottimo strumento di registrazione a distanza molto utile per interviste, podcast e riunioni.
Nel suo utilizzo free ti garantisce tempo illimitato di registrazione, sessioni che possono ospitare fino a 5 partecipanti, una qualità di registrazione video fino a 2k e un filtro che pulisce il rumore dall’audio.
Non male, eh?!
Sempre gratuitamente ma con delle limitazioni Adobe mette a disposizione un servizio online pensato proprio per i Podcast, Enhance Speech. Qui non dovremo fare altro che caricare il nostro file e l’Intelligenza Artificiale farà il resto. Provare per credere.
Ok, abbiamo sviluppato un’idea, fatto ricerche, registrato e migliorato la qualità del nostro audio, cos’altro possiamo fare con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale?
Per rispondere a questa domanda parliamo di Podsqueeze.
Podsqueeze è un servizio dall’interfaccia amichevole che partendo da un file audio ci permette di creare vari contenuti usabili su blog e social network.
Infatti oltre a generare transcript, che sono anche scaricabili in formato .srt per eventuali sottotitoli, questo strumento rivoluzionario è in grado di creare note di spettacolo facilmente modificabili e post da ripubblicare su X, Facebook, Linkedin e Instagram. Il tutto a partire dal semplice upload di un contenuto audio.
Insomma l’Intelligenza Artificiale può aiutarci durante tutte le fasi della creazione del nostro podcast. E questo, soprattutto per i podcaster indipendenti o alle prime armi è un aiuto enorme e fino a poco tempo impensabile.
Qui volendo rimanere nell’ambito di risorse gratuite e accessibili a tutti ci siamo limitati a pochi suggerimenti ma gli strumenti che l’Intelligenza Artificiale mette a disposizione dei creators sono tanti. Date uno sguardo a Descript, Headliner, Podcastle, Podium, Adthos e sono sicura che vi verrà voglia di provarli.
Per chiudere vi ricordo che con la velocità di miglioramento della tecnologia molto probabilmente questo articolo sarà già vecchio domani quindi forza e coraggio, l’Intelligenza Artificiale è dalla nostra parte (speriamo).