Podcast True Crime: come alcune narrazioni cambiano il corso delle indagini

Il genere true crime, soprattutto in ambito podcast, ha rivoluzionato il modo in cui il pubblico si avvicina alle storie dei crimini irrisolti. Attraverso narrative coinvolgenti, interviste e inchieste riesce a farti immergere completamente in vicende a volte dimenticate o anche solo inesplorate, che raccontano omicidi, sparizioni e misteri.

E nel popoloso e variegato universo dei podcast, quelli true crime sono riusciti a conquistare un posto di rilievo, tanto da entrare nelle significative percentuali della ricerca Nielsen per Audible sugli ascoltatori di podcast in Italia nell’anno 2023. Il genere true crime è infatti il preferito per il 23% degli ascoltatori italiani. Questo dato riflette il desiderio del pubblico di saperne sempre di più e di fare luce su casi giudiziari ingiustamente accantonati.

Ma non è solo una questione di intrattenimento o curiosità, perché questi podcast a volte riescono a cambiare il corso delle indagini, a riaprire casi di cui non si parlava da anni o che all’apparenza sembravano già risolti o irrisolvibili.

In questo articolo parliamo di quei podcast che hanno contribuito a far emergere la verità.

 

1.  Your Own Backyard

Una serie documentario podcast che indaga sulla scomparsa e l’omicidio della studentessa Kristin Smart.
È il 26 maggio del 1996, Kristin Smart, allora diciannovenne, è stata a una festa all’interno del campus universitario. Sono le due di notte, due studenti la trovano a terra svenuta, l’aiutano a riprendersi e l’accompagnano a piedi verso la sua stanza. A loro si aggiunge Paul Flores che, vista la vicinanza del suo dormitorio alla stanza di Kristin, si offre di accompagnare la ragazza.

Quella notte Kristin scompare nel nulla.
Resterà una ragazza scomparsa fino al 2021.

Nel 2019 Chris Lambert inizia a raccontare questa storia, intervista le persone coinvolte, amici, familiari, funzionari delle forze dell’ordine e potenziali sospettati. Ripercorre la notte della scomparsa e crea un sito web per la condivisione di informazioni sul caso di Kristin Smart.

Il successo di questo podcast è duplice, non solo ha generato sul caso una grande attenzione da parte dei media e dei cittadini -i suoi episodi sono stati scaricati più di dodici milioni di volte- ma ha fatto in modo che le forze dell’ordine agissero.
Nel 2020 infatti il dipartimento di polizia di San Luis Obispo in California ha annunciato di avere acquisito nuove prove che, a distanza di un anno, hanno finalmente portato all’arresto di Paul Flores, per anni principale sospettato, e di suo padre, accusato di aver aiutato il figlio ad occultare il cadavere di Kristin Smart.
Nel 2023 una sentenza ha condannato Paul Flores a 25 anni di carcere.

 

2. The Teacher’s Pet

È un podcast crime investigativo creato dal giornalista Hedley Thomas che a partire dal 2018 ha indagato sulla scomparsa di Lynette Dawson, avvenuta nel 1982 a Sydney, in Australia.

The Teacher’s Pet è diventato un successo internazionale raggiungendo il primo posto nelle classifiche di podcast non solo in Australia, ma anche in Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito.
Questo enorme successo si deve al fatto che le persone tendevano a rispecchiarsi nelle vite normali di questa tipica famiglia del sobborgo cittadino; lei infermiera, lui ex giocatore di football e insegnante in una scuola superiore, due figlie e all’improvviso l’amante minorenne di lui a rompere il monotono equilibrio familiare. Una combinazione impossibile.

Il giornalista Hedley Thomas, dopo aver riesaminato tutti i file della polizia, scoprì nuove prove a carico del marito Chris Dawson, da sempre principale sospettato e negli anni più volte accusato da varie persone di essere il responsabile della scomparsa di Lynette, il cui corpo non venne mai trovato.

Dopo 36 anni, nel 2018, il marito Chris Dawson viene arrestato e il podcast ha un tale successo che per garantire la correttezza del procedimento penale a carico del sospettato, nel 2019, viene temporaneamente sospeso. Nel 2020 poi una sentenza lo dichiara colpevole dell’omicidio della moglie e lo condanna a 24 anni di carcere.
Questi 17 episodi sono così entrati nella storia del podcast e della giustizia.

 

3. Fantasma. Il caso Unabomber

In Italia tutti conoscono la fama di Unabomber, il bombarolo che tra il 1994 e il 2006 ha terrorizzato le province del Nord-Est italiano con ordigni esplosivi camuffati in piccoli oggetti e prodotti di uso comune che hanno colpito adulti e bambini. Una candela, un uovo, un tubo, ogni attentato un oggetto diverso con il fine sempre uguale: ferire, fare del male, terrorizzare.

Le indagini non sono mai riuscite ad individuare l’autore o gli autori degli attentati.
Certo, ci furono sospettati, indagati e un accusato, l’ingegnere Elvo Zornitta, che però, dopo test di varia natura e periodi di stretta sorveglianza, venne completamente scagionato e risarcito.

Nel 2022, dopo aver esaminato tutti i reperti e i documenti relativi alle indagini, il giornalista Marco Maisano racconta questa storia attraverso un podcast, Fantasma – il caso Unabomber e con alcuni reperti particolari, capelli e peli attaccati su un nastro adesivo, chiede, insieme a due vittime degli attentati, la riapertura delle indagini per verificare, con le tecnologie attuali, la presenza di DNA su questi materiali.

Ad oggi si attendono i risultati su questi nuovi reperti.

 

4. Veleno

Nel 1997, in due piccoli paesi, Massa Finalese e Mirandola, sedici bambini vengono allontanati dalle loro famiglie e assegnati a genitori affidatari.
Questa storia, intricata e senza una sola verità, diventa un fatto di cronaca, tutti parlano dei Diavoli della Bassa Modenese, di riti satanici e di abusi sessuali e psicologici su bambini.
Si susseguono arresti, processi, condanne e assoluzioni.

Nel 2019 il giornalista Pablo Trincia racconta questo capitolo nero delle cronache del nostro paese e riesce a far riaprire il caso anche nelle aule dei tribunali.
Il 14 giugno 2021 il bambino da cui tutta l’inchiesta aveva avuto inizio dichiara di essersi inventato tutto.

Veleno è una serie podcast che in otto puntate segna un prima e un dopo nella storia dei podcast italiani.

 

5. Serial

Dal 2014, anno di uscita di questo podcast, ad oggi, dieci anni dopo, Serial continua ad essere un esempio di come un podcast investigativo possa, non solo riaccendere l’interesse dei media su fatti di cronaca archiviati, ma letteralmente salvare un innocente da una condanna all’ergastolo.

Sara Koening ha indagato sull’omicidio della studentessa Hae Min Lee avvenuto nel 1999 nel Maryland. Un caso che per la polizia locale si era chiuso nello stesso anno con l’arresto dell’ex fidanzato della giovane, Adnan Masud Syed, condannato all’ergastolo.

Serial, i cui episodi sono stati scaricati più di 100 milioni di volte, ha sollevato dubbi sulla colpevolezza dell’ex fidanzato, ha portato alla luce nuove prove e attraverso la grande attenzione mediatica che si era venuta a creare intorno a questo caso di cronaca, ha rimesso in moto il complesso sistema giudiziario americano portando a un nuovo processo.

Senza ripercorrere tutte le tappe giudiziarie, per questo vi rimando all’ascolto del podcast, questa indagine investigativa è riuscita a portare alla scarcerazione di Adnan Syed dopo 23 anni di reclusione.

 

6. Up and Vanished

Questa è la storia di un cold case.
Georgia, 2005. Una trentenne, insegnante di storia alla scuola superiore, Tara Grinstead, scompare. È subito chiaro a tutti che non è una scomparsa volontaria; la sua auto, il suo telefono, i suoi vestiti sono a casa.

Parte da qui, nel 2016, l’indagine di Payne Lindsey, che non avendo accesso ai documenti della polizia, trascorre due anni ad intervistare persone e cercare piste che portino a qualcosa. Settimana dopo settimana il podcast viene scaricato più di 50 milioni di volte e un grande clamore mediatico riporta questo caso di scomparsa sui titoli dei giornali.

Nel 2017 la polizia arresta Ryan Duke e un mese più tardi Bo Dukes. I processi iniziano nel 2019 e Bo Dukes, dichiarato colpevole di omicidio, viene condannato a 25 anni di reclusione, mentre Ryan Duke, dichiarato colpevole di aver nascosto la morte di Tara Grinstead, viene condannato a 10 anni di prigione.

Durante i procedimenti la polizia e gli investigatori hanno più volte riconosciuto come il podcast Up and Vanished abbia aiutato a tenere viva l’attenzione su questo caso di scomparsa.

 

7. Bone Valley

35 anni di carcere da innocente; questa è la storia di Leo Schofield, accusato di aver ucciso la moglie Michelle Schofield e per questo condannato all’ergastolo.

È il 27 febbraio 1987 quando nella regione di Bone Valley, in Florida, viene trovato il corpo di Michelle Schofield con 26 coltellate. Il marito è da subito il primo sospettato. Una testimonianza lo inchioda: una vicina di casa dichiara di averlo visto, la notte dell’omicidio, spostare qualcosa di grandi dimensioni che avrebbe anche potuto essere un corpo.

Non ci sono altre prove.
Un altro uomo, già in carcere per un altro crimine, confesserà l’omicidio della signora Schofield ma nonostante questo Leo Schofield si vedrà negare per quattro volte persino la libertà condizionale.

Il podcast Bone Valley, di Gilbert King, uscito nel settembre 2022, ha provato a scagionare Leo Schofield, portando alla luce indagini piene di errori, la totale mancanza di prove che collegassero il detenuto al crimine commesso fino anche a dimostrare l’inefficienza dell’avvocato di Schofield.
Persino un giudice, Scott Cupp, si è schierato a favore dell’innocenza di Schofield definendo questa incarcerazione come un errore grottesco. Cupp si è dimesso dalla 20esima Judicial Circuit Court in Florida per battersi in difesa del detenuto.

Oggi, 30 aprile 2024, all’età di 58 anni, Leo Schofield torna ad essere un uomo più o meno libero, gli è stata infatti concessa la libertà condizionale.